Rassegna Stampa

La criochirurgia è una tecnica mini-invasiva ed efficace nei tumori localmente avanzati

Aprire l'addome e vi si accede attraverso un intervento chirurgico alla prostata aperta è il metodo chirurgico usuale per rimuovere il tumore maligno della ghiandola sessuale maschile, che rappresenta il tumore urologico più comune negli uomini e la seconda causa di morte per malattie cancro dopo neoplasia polmone. Asi Si tratta di una prostatectomia radicale, che comporta la rimozione di tutta la ghiandola. Tuttavia. quando il tumore è localmente avanzato cellule tumorali diffuse al di fuori della prostata è molto più adatto trattamento criochirurgica minimamente invasiva e un tasso più basso di effetti collaterali (incontinenza urinaria e impotenza).

La causa esatta del cancro alla prostata e la sua evoluzione rimane ancora sconosciuta anche agli specialisti. La presenza di cellule cancerose nella prostata è rara prima dei 40 anni (1%) ma con il progredire dell'età diviene estremamente frequente fino ad interessare quasi il 100% degli uomini di oltre 70 anni. Solo in una parte di questi casi queste cellule si sviluppano dando origine a un carcinoma clinicamente manifesto e aggressivo, altri fortunatamente sono destinati a rimanere silenti.

Il carcinoma alla prostata ha comunque  una grande incidenza e rilevanza sociale, destinata ad aumentare. In Italia rappresenta, nelle fasce d'età avanzate il primo posto come numero di casi riscontrati e la terza causa di morte tra i tumori, con una percentuale più elevata del 60% nel nord del paese.  

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