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Prostatiti

Le prostatiti sono infiammazioni della prostata, hanno diversa origine e gravità.

Possono essere prostatiti acute con febbre elevata, dolore perineale, orinazioni frequenti, dolorose e difficili; oppure croniche, con sintomi che possono essere scarsi o poco significativi e disturbi che possono essere persistenti o ricorrenti e di vario tipo: doloretti diffusi all`uretra, difficoltà urinarie, senso di peso perineale, fastidi ai testicoli etc

Esistono anche situazioni intermedie tra quelle acute e quelle croniche.

 Le cause di prostatite sono molteplici e non sempre agevoli da identificare. Molto spesso dei germi risaliti lungo il canale urinario, o discesi dalla vescica, possono raggiungere la prostata causando un’infiammazione. Poiché i tubicini della ghiandola prostatica assomigliano a grappoli d'uva che sboccano nell'uretra, è facile intuire che questi sbocchi delle secrezioni prostatiche possono diventare la porta d'ingresso dei germi nella prostata. Inoltre, poiché questi gruppi di ghiandole sono inglobati in un tessuto muscolare e fibroso duro, in caso d’infiammazione, essi tendono a strozzarsi e alterarsi a causa del "gonfiore" associato alle infiammazioni. Così avviene che le secrezioni e i batteri ristagnino non trovando modo per uscire, in tal modo la prostatite da acuta tende a durare nel tempo diventando cronica.

Diagnosi

È importante rivolgersi all'urologo non appena si manifestano i primi disturbi, specie il bruciore urinario, o l'aumentata frequenza delle minzioni. Curare la prostatite nelle sue prime fasi è più semplice rispetto a quando sia già cronicizzata.
Può essere pertanto molto importante rivolgersi precocemente al medico al fine di mettere in atto rapidamente la procedure diagnostiche opportune.

L'urologo può scoprire una prostatite dalla storia del paziente, dagli accertamenti di laboratorio, dalle immagini dell'ecografia, dagli esiti di una biopsia e dalla visita rettale.

Si tratta di una diagnosi che talvolta è difficile; in alcuni casi però, può trattarsi di una sorpresa positiva in quanto certi quadri di prostatite simulano il cancro della prostata.

 

Terapia

Le prostatiti si curano con farmaci antibiotici, antinfiammatori, uno stile di vita sano e norme dietetiche.

L'esperienza insegna che spesso si possono ottenere dei risultati soddisfacenti anche dopo anni di trascuratezza. Capita però, altre volte, che già dopo poche settimane di disturbo non si riesca più ad ottenere una guarigione completa.

 

Rapporti sessuali con prostatite

Nella fase acuta sarà difficile avere rapporti sessuali soddisfacenti o privi di inconvenienti, ma nelle fasi croniche nulla vieta un’attività regolare. Nei rapporti bisogna tenere conto che spesso possono essere presenti fenomeni di disfunzione erettile e disturbi dell’eiaculazione che spesso è precoce rispetto alla norma del paziente. Talvolta l'eiaculazione può essere dolorosa o fastidiosa.
Questi fatti non devono necessariamente impedire i rapporti. Sono addirittura da sconsigliare l'astinenza prolungata o la "genitalizzazione" dell'attenzione (pensare sempre al fastidio dei testicoli, toccarsi il perineo, angosciarsi per ogni bruciorino minuscolo, disperarsi per un rapporto sessuale non "tecnicamente perfetto").

 

La prostatite può ritornare?

È possibile: la forma "acinosa" della ghiandola prostatica favorisce sia la cronicizzazione sia il riaccendersi dell`infiammazione anche dopo averla sconfitta. Nella fase cronica sarà sufficiente tenere una posizione seduta scomoda o forzata per troppe ore di seguito (come in automobile durante un lungo viaggio) per congestionare le vie pelviche e favorire il ritorno dell’infiammazione e l’indebolimento della ghiandola.