Criochirugia - Rene

SINTESI

Con la criochirurgia si usano sottili aghi, denominati criosonde, che vengono inseriti nel tumore sotto guida TAC o Ecografica. La criochirurgia permette di rimuovere i tumori del rene con tecnica percutanea e in anestesia locale con o senza sedazione, ottenendo una percentuale di guarigione, nei casi idonei, equivalente a quello degli interventi così detti parziali, a cielo aperto, robotici e laparoscopici2 . Pertanto la criochirurgia si pone come una delle scelte più avanzate ed efficaci per la cura di questi tumori3.

INFORMAZIONI GENERALI

I reni sono organi pari escretori che, assieme alle vie urinarie, costituiscono l’apparato urinario. Sono due organi relativamente grandi (12x6x3 cm) situati ai lati della colonna vertebrale in zona lombare. Svolgono diverse funzioni, dalla depurazione del sangue e la regolazione del suo pH, al mantenimento dell’equilibrio idrico nei liquidi corporei.

Il rene è principalmente un organo escretore, ma svolge anche altre funzioni:

  • regola l'equilibrio idrico ed elettrolitico nei liquidi corporei. Utilizzando processi di filtrazione, riassorbimento e secrezione, è in grado di cambiare la concentrazione di ioni e molecole come il glucosio, aminoacidi e acido urico;
  • partecipa al controllo del pH ematico agendo sul riassorbimento di HCO3 e sulla secrezione di Ioni idrogeno H+;
  • Regola il volume dei liquidi corporei tramite il recupero o l'eliminazione di acqua con conseguente accumulo ed escrezione di urina;
  • Svolge anche funzioni endocrine (renina, eritropoietina, prostaglandine sono solo alcune delle molecole prodotte);
  • Partecipa al metabolismo dei carboidrati poiché è sede della gluconeogenesi.

Generalmente i tumori renali si originano dalla proliferazione di cellule maligne all’interno dei tubuli renali (o nefroni) oppure sono neoplasie del tessuto fibroso (che riveste l’organo stesso). Nel 90% dei casi il tumore è un adenocarcinoma delle cellule che rivestono i nefroni, e nel 2% di questi casi, il cancro è bilaterale, si presenta cioè, in entrambe le reni. Gli altri casi sono generalmente sarcomi nelle varie forme dipendenti dal tessuto da cui originano. Sebbene nei primi stadi il tumore non risulti aggressivo, la sua centralità e prossimità a numerosi altri organi lo rende molto pericoloso: le metastasi più frequenti sono ai linfonodi e ai polmoni (55%), fegato e ossa (33%), seguono l’altro rene, cervello, milza, colon e cute.

Diagnosi

La diagnosi di questi tumori é spesso occasionale o talvolta conseguente a visite mediche richieste dai pazienti a seguito della comparsa dei primi sintomi, come dolore e sanguinamento. 
L’urologo può, con l’ausilio di una semplice ecografia, distinguere un’eventuale cisti da una massa solida e, al caso, richiedere un’indagine tramite la tomografia computerizzata (TC), l’urografia o la risonanza magnetica (RM) che sono gli strumenti più raffinati e utili per una diagnosi sicura.

Terapia

Data l’importanza e la delicatezza del rene, può essere utile approcciarsi ad una tecnica chirurgica alternativa alla nefrectomia parziale (NP o nefrectomia parziale) o radicale (NT o nefrectomia totale). Specialmente quando si rischi un decadimento della funzione renale e la conseguente necessità della dialisi.

La criochirurgia permette di rimuovere i tumori con tecnica percutanea e in anestesia locale, ottenendo una percentuale di guarigione praticamente equivalente a quello degli interventi così detti parziali, a cielo aperto, robotici e laparoscopici2 per la cura di questi tumori3.

Differenti studi hanno dimostrato:

  • Non ci sono differenze, nei termini medio-lunghi, dei pazienti trattati con nefrectomia parziale o termoablazione, anzi, le complicanze postoperatorie sono minori con la crioablazione5;
  • La crioablazione è particolarmente indicata per pazienti a elevata comorbidità6;
  • Uno dei punti forti della crioablazione è la sua elevatissima tollerabilità dal paziente, i disagi e il dolore sono generalmente pressoché inesesistenti. La possibilità di reiterare il trattamento in caso di ricorrenza del cancro è quindi plausibile7,9;
  • La tecnica è risultata efficace anche per masse superiori ai 7cm di categoria T28;

Un altro aspetto che porta in primo piano la crioablazione come scelta chirurgica, è la possibilità di conservare e mantenere una quantità di tessuto renale maggiore: non vi è infatti la necessità di rispettare lo stesso margine di sicurezza oncologico richiesto agli interventi con il bisturi.
In questo modo l’influenza sulla funzione renale preservata è maggiore rispetto alle altre tecniche e il paziente ha una guarigione senza gli effetti collaterali legati all’intervento chirurgico e alle cicatrici formatesi dalle necessarie incisioni dell’intervento laparoscopico o robotico.

  1. National Trends of Local Ablative Therapy Among Young Patients With Small Renal Masses in the United States.
    Kiechle JE1, Abouassaly R2, Smaldone MC3, Shah ND4, Dong S1, Cherullo EE5, Nakamoto D6, Zhu H7, Cooney MM8, Kim SP9.
    Urology. 2015 Nov;86(5):962-7. doi: 10.1016/j.urology.2015.08.016. Epub 2015 Sep 1.
  2. Comparison of partial nephrectomy and percutaneous ablation for cT1 renal masses.
    Thompson RH1, Atwell T2, Schmit G2, Lohse CM3, Kurup AN2, Weisbrod A2, Psutka SP4, Stewart SB4, Callstrom MR2, Cheville JC5, Boorjian SA4, Leibovich BC4.
    Eur Urol. 2015 Feb;67(2):252-9. doi: 10.1016/j.eururo.2014.07.021. Epub 2014 Aug 6.
  3. Thermal Ablation of Renal Tumors: Indications, Techniques and Results
    Marc Regier, Felix Chun.
    Dtsch Arztebl Int. 2015 Jun; 112(24): 412–418.Published online 2015 Jun 12. doi:  10.3238/arztebl.2015.0412 PMCID: PMC4500057
  4. Cryoablation for Small Renal Masses: Selection Criteria, Complications, and Functional and Oncologic Results.
    Zargar H1, Atwell TD2, Cadeddu JA3, de la Rosette JJ4, Janetschek G5, Kaouk JH6, Matin SF7, Polascik TJ8, Zargar-Shoshtari K9, Thompson RH10.
    Eur Urol. 2016 Jan;69(1):116-28. doi: 10.1016/j.eururo.2015.03.027. Epub 2015 Mar 26.
  5. Cryoablation of small kidney tumors.
    Zondervan PJ1, Buijs M1, de la Rosette JJ1, van Delden O2, van Lienden K2, Laguna MP3.
    Int J Surg. 2016 Dec;36(Pt C):533-540. doi: 10.1016/j.ijsu.2016.06.049. Epub 2016 Aug 5.
  6. Cryotherapy percutaneous for renal tumors: Our center's beginning experience.
    Lalloué F1, Ruffion A2, Valette PJ2, Crouzet S3, Martin X3, Rouvière O3, Paparel P2.
    Prog Urol. 2016 Apr;26(5):310-8. doi: 10.1016/j.purol.2016.02.012. Epub 2016 Mar 28.
  7. Laparoscopic Cryoablation for Renal Cell Carcinoma: 100-Month Oncologic Outcomes.
    Caputo PA1, Ramirez D2, Zargar H2, Akca O2, Andrade HS2, O'Malley C2, Remer EM2, Kaouk JH2.
    J Urol. 2015 Oct;194(4):892-6. doi: 10.1016/j.juro.2015.03.128. Epub 2015 Apr 23.
  8. Percutaneous Cryoablation of Clinical T2 (> 7 cm) Renal Masses: Technical Considerations, Complications, and Short-Term Outcomes.
    Moynagh MR1, Schmit GD2, Thompson RH3, Boorjian SA3, Woodrum DA2, Curry TB4, Atwell TD2.
    J Vasc Interv Radiol. 2015 Jun;26(6):800-6. doi: 10.1016/j.jvir.2015.02.013. Epub 2015 Mar 31.
  9. Percutaneous cryoablation of stage T1b renal cell carcinoma: technique considerations, safety, and local tumor control.
    Atwell TD1, Vlaminck JJ2, Boorjian SA3, Kurup AN2, Callstrom MR2, Weisbrod AJ2, Lohse CM4, Hartman WR5, Stockland AH2, Leibovich BC3, Schmit GD2, Thompson RH3.
    J Vasc Interv Radiol. 2015 Jun;26(6):792-9. doi: 10.1016/j.jvir.2015.02.010. Epub 2015 Mar 29.
  10. Radiofrequency ablation versus cryoablation for T1b renal cell carcinoma: a multi-center study.
    Hasegawa T, Yamanaka T, Gobara H, Miyazaki M, Takaki H, Sato Y, Inaba Y, Yamakado K.
    Jpn J Radiol. 2018 Sep;36(9):551-558. doi: 10.1007/s11604-018-0756-x. Epub 2018 Jul 2.
  11. Zhou W, Arellano RS. J Vasc Interv Radiol. 2018 Jul;29(7):943-951. doi: 10.1016/j.jvir.2017.12.020. Epub 2018 Apr 6.
    Zhou W, Arellano RS.
    J Vasc Interv Radiol. 2018 Jul;29(7):943-951. doi: 10.1016/j.jvir.2017.12.020. Epub 2018 Apr 6.