RIPRENDERSI LA VITA

Uno degli eventi più devastanti e stressati è sicuramente la diagnosi di una patologia tumorale. La parola  “cancro” risuona nella nostra mente come una esecuzione.

La prima reazione è quella dell’incredulità , letargia e sveltezza dei pensieri contemporaneamente,; subito dopo subentra l’angoscia , il “perché proprio a me”, la sensazione di non avere più rapporti con la realtà…tutto sembra un incubo.

Dopo  questo primo passo arriva la confusione, il dolore, la rabbia; è il momento in cui si parla con i famigliari, si ricercano informazioni su internet in un crescendo di speranza e disillusione , ci si isola e nel contempo  ci si afferra  con tutte le forze alle parole di chiunque. Arriva ora il momento di pianificare e riprogrammare la propria vita , si riscoprono delle energie totalmente celate.

Il pensiero e la paura della malattia sono le concause maggiori della sofferenza psico-fisica.

E’ fondamentale parlare, confidarsi delle proprie paure , dubbi, speranze con la famiglia, amici, medico curante, perché il cancro non è solamente la malattia del singolo ma di tutta la famiglia.

Aiutare per evitare il torpore, l’ossessività dei pensieri, l’angoscia, tutti quei sentimenti e quelle emozioni che impediscono d vivere il quotidiano e distruggono  la nostra psiche .

Importante , mentre ci si riprende la vita, di mettere in atto quello che si è rimandato, creare progetti per il futuro, parlare.

NON VERGOGNATEVI.

BIBLIOGRAFIA:

  • Grandi, S., Rafanelli, C., e Fava, G. A.
    (2011). 
  • Manuale di Psicosomatica . Roma: Il Pensiero Scientifico.
    Moyer, A., e Levine, E. G. (1998).
  • Clarification of the conceptualization and measurement of denial in
    psychosocial oncology research. Annals of Behavioral Medicine, 20, 149-160.
  • Martina Lattanzi State of mind 18 maggio 2015